martedì 9 luglio 2013

Amsterdam ROOTS Festival!

Domenica 7 Luglio, in una favolosa giornata di sole, si e` concluso l'annuale "AMSTERDAM ROOTS FESTIVAL", con un grande evento musicale e gastronomico tenutosi ad Oosterpark, durato fino alle dieci di sera.
Per dettagli riguardanti l'evento visitate il sito: http://amsterdamroots.nl/
In realta` ho deciso di scrivere questo post per raccontare le sensazioni che mi ha trasmesso quest'evento. In qualche modo mi ha fatto comprendere un poco di piu` la popolazione olandese, della quale non avevo una grande considerazione dal punto di vista emozionale.
Questo festival mi ha dato modo di osservare il soggetto piu` da vicino. Mi sono piacevolmente stupita nel vedere ragazzi e ragazze che bevevano, fumavano, si divertivano, una che piangeva e dopo un grande abbraccio e` tornata a ridere. Niente di nuovo fino a questo punto. La cosa che mi ha sorpreso positivamente e` stato vedere in questa situazione, diciamo perlopiu` giovanile, anziani, famigliole  e bambini che giocavano e ballavano in mezzo a tutta quella "mischia".
Mi sono soffermata ad osservare una tipica famiglia olandese davanti a me:
-padre, sui 40 andanti, pantaloncino, ciabatte e giubbino di pelle.
-madre, sui 40/45, che ballava con la figlioletta di 3 anni.
-figlio, 10 anni, che bisticcia con la sorella maggiore.
-figlia, 13/14 anni, in piena ribellione adolescenziale che mette il broncio perche` il padre non la lascia andare dai suoi amici.
"Cazzo", allora sono esseri umani come noi, con i nostri stessi problemi. Una cosa c'e` da dire, loro se la godono piu`di noi e sono sicuramente piu` aperti. Adesso ho scoperto come far sciogliere questi ghiaccioli d'oltralpe:
musica, alchool e sole, come tutti d'altronde.



giovedì 4 luglio 2013

Hema I love u!

Questo post e` dedicato alla nota catena olandese. Se dovessi cercare un corrispettivo italiano direi la vecchia "Standa", ma nemmeno.
Da Hema trovi tutti i complementi necessari per la casa:
pentole, piumoni, cartoleria, accessori per la bici, ecc...
Hanno un reparto di vestiario per uomo, donna, bambino; una linea cosmetica con il loro marchio e un piccolo reparto gastronomia.
La cosa che piu` mi interessa e` la cosmetica, in particolare la linea "Natural"; prodotti con INCI buoni e a basso prezzo, una svolta. Sul sito trovi pubblicati gli INCI dei prodotti.
Ormai sono entrati nella mia routine quotidiana:
shampoo, cleansing tonic (sembra un acqua micellare piu` che un tonico), baby bath ( non riesco a trovarlo sul sito), baby body lotion, facewash gel.
Ho provato anche il "conditioner", volgarmente balsamo, e non mi e` piaciuto perche` non svolge bene la sua funzione districante. Mentre la "Body lotion" e lo "shower gel", avendo profumazioni agrumate facevano a cazzoti con il mio deodorante, con nefaste conseguenze.


Dopo un mese in cui non sapevo che pesci prendere, Hema mi ha risolto una bella "magagna".
Bravi, onesti e alla portati di tutti.http://www.hema.nl/winkel/dames-en-heren/verzorging/bad-en-douche

lunedì 17 giugno 2013

Le 10 cose importanti nella mia vita.

1)AMORE: ce l' ho;
fortunatamente viviamo felicemente insieme.

2)FAMIGLIA: ce l'ho;
 anche se purtroppo e` lontana e mi manca.

3)AMICI: ce l'ho;
anche loro troppo lontani e disseminati qua e la`; mi mancate. Spero di fare nuove amicizie belle quanto quelle che gia` possiedo.

4)CIBO: ce l'ho;
una delle cose che rallegra anche le giornate piu` nere. Tra il cibo includo anche gli alcolici, perche` il vino e` un alimento, lo dice anche il dottore (furba, vero?). Anche se qualche aperitivo in piu` non guasterebbe. Spritz, tramezzini e prosciutto crudo mi mancate.

5)SESSO: ce l'ho;
per i dettagli piccanti rispondo no comment. Lo posiziono dopo il cibo, perche` sono legati tra loro, visto che circola voce da lungo tempo dell'esistenza di alimenti afrodisiaci, ma principalmente perche` "se nun magni chi t'aregge" ( trad. "se non mangi chi ce la fa).

6)LAVORO: ce l'ho;
anche se si potrebbe trovare di meglio. Ci sto lavorando al momento. Auguratemi un mega "in culo alla balena"( speriamo che non C...I, altrimenti sono cavoli amari, o meglio un mare di merda, ops! scusate il francesismo, questa volta i puntini li ho evitati per non creare confusione :-)).

7)CULTURA: ce l'ho;
anche se ultimamente non mi sto dedicando particolarmente. Anche su questo fronte diciamo che ci sto lavorando. Devo trovare una libreria che venda perlomeno testi in inglese. Musei ce ne sono qui ad Amsterdam, anche se in alcuni l'arte e` piu` mercificata del solito, pazienza, sara` uno spunto in piu` per tirare fuori la mia vena ipercritica. Aggiungo anche il fatto che qualche concerto in piu` non guasterebbe.

8)SVAGO: ce l'ho;
mi concedo dello svago nei giorni liberi, anche se potrei essere paragonata ad una pensionata, la quale considera divertente andare a fare la spesa, "abbrustolirsi" al parco, fare un giro in bici, cucinare, guardare telefilm e farsi un bagno caldo con il viso impiastricciato di argilla. Sulla vita notturna c'e` da lavorare un bel po; sono da cinque mesi ad Amsterdam e ancora non mi sono ubriacata come una fogna, andata ad un party o ad una serata. Quanto mi sento VECCHIA!

9)NATURA: ce l'ho;
una delle cose che mi piace di Amsterdam e` la moltitudine di parchi sparsi nella citta`, sono veramente ristoratori e piacevoli da vivere. Ah! Amo il verde.

10)VACANZE: ce l'ho;
ma sono ancora troppo lontane. Gia` mi immagino in pieno Agosto a fare la schiuma sulle spiagge di Caulonia con affianco una birretta ghiacciata. Ah! Finalmente, meritato riposo.

Queste sono le cose che reputo importanti della vita. Tutto sommato non sono messa male e non mi dovrei lamentare, voi che dite?
Un bacio a tutti coloro che sono vicini e lontani. Miss you!

mercoledì 29 maggio 2013

Cose da camerieri: i clienti del ristorante.

Questo pezzo e` dedicato a tutte le persone che vanno al ristorante e rompono le palle ai camerieri chiedendo diecimila cose, del tipo:
- mi porterebbe dell'acqua leggermente frizzante e possibilmente a temperatura ambiente?
avete dell'olio piccante, del parmigiano, un'altra forchetta o tovagliolo...- E una fetta di culo no! Potrei continuare all'infinito.
Il problema non sono le richieste in se` per se`, la grande rottura e` che ti chiedono una cosa per volta e tu intanto devi fare diecimila volte avanti indietro, servire gli altri tavoli, andare a prendere le portate in cucina, dove i cuochi si attaccano al campanello finche` non ti vedono ( ora telo infilo dove non batte il sole quel campanello se non la pianti, questo e` quello che penso ogni volta).
Il top del top e` fare questo lavoro in un paese straniero, dove non conosci la lingua e puoi parlare solo inglese; ok nessun problema, invece il problema c'e` e come:
Clienti di tutte le nazionalita` pretendono che parli la loro lingua, soprattutto francesi, olandesi, inglesi, italiani. Passiamo in rassegna le caratteristiche di ogni cliente tipo in base alla nazionalita`:

- Francesi: arroganti, che non si sforzano a parlare inglese neanche se gli proponi un piatto di pupu` come portata principale, hanno tremila richieste e hanno il braccino corto sulle mance. A voi dico:
    -Andate a cagare il cazzo al paese vostro e imparate l'inglese.-

- Olandesi: ovviamente e` il loro paese e fanno come vogliono, di base sono tranquilli, ma gli rode abbastanza il culo se non parli la loro lingua, alcuni si sforzano a parlarti in inglese, ma sembra quasi che ti stiano prendendo in giro. Mi e` capitato di servire una tavolata di donne cinquantenni tutte inprofumate e in tiro, che per ordinare si rivolgevano a me parlando meta` olandese e meta` inglese, siccome pensavano che fossi sorda o rincoglionita, urlavano e scandivano le parole, del tipo:
- I-O.....V-O-L-E-R-E..... P-A-T-A-I-N-E. -
A costoro vorrei dire che non parlo olandese, ma bensi` inglese e che non sono ne` sorda e ne` deficiente. Andate a fare in culo, non capite un cazzo di cibo e di vino, mangiatevi la vostra schifosa zuppa di piselli, visto che e` il piatto nazionale.Gnam!

- Inglesi: clienti ben voluti perche` lasciano sempre delle buone mance, e dicono quasi sempre "lovely", perche` non capiscono niente di buona cucina. Unico contro, essendo inglesi sono convinti che tutto il mondo possa capirli, quindi non si sforzano ne` a parlare lentamente e ne` a scandire le parole. Vorrei vedere voi a servire inglesi ubriachi o fatti, che parlano velocemente, con il loro accento alla Mr. Bean e riuscire a non dire almeno un paio di volte:
-Sorry! Can you repeat please?-
A voi amici d'oltremanica e larghi di manica (con le mance),vi vorrei vedere al mio posto in un ristorante in Italia, vi manderebbero a fanculo dopo cinque minuti.

- Italiani: quando trovano un cameriere italiano sono cosi` contenti che finalmente qualcuno possa capirli e tu sei felice di poter esprimerti nella tua lingua; ma attento al rovescio della medaglia: pretendono di venire all'estero e di andare in ristoranti pseudoitaliani e di mangiare come a casa loro; hanno infinite richieste, alcuni sono anche un po cafoni, e alla fine, dopo che li hai serviti di tutto punto e hai soddisfatto ogni loro richiesta, ti salutano e dicono:
- grazie e arrivederci- senza lasciarti un euro di mancia, oppure:
 - questo e` per te- e ti allungano
con sorriso compiaciuto 50 cent.
A voi turisti italiani dico:
- un po di apertura mentale sul cibo, non rompete, e siate meno tirchi.-

Il massimo sono stati una coppia di russi sessantenni, dove il marito pretendeva un menu` in russo, in Olanda poi, e che non spiccicava una parola d'inglese. Sembrava di giocare al "gioco dei mimi", eravamo proprio ridicoli.
Non c'e` niente da aggiungere, tranne che noi camerieri italiani siamo i meglio, capaci di adattarci ad ogni situazione, a comunicare in piu` lingue, a farci capire a gesti se occorre.
Quindi a voi clienti internazionali dico:
-laciate piu` mance e cagate meno in cazzo, altrimenti la prossima volta vi sputo nel piatto.-
Mai far arrabbiare chi vi serve il cibo, sara` peggio per voi, ricordatelo. Ah ah ah!!!!!!!!!!!!!!

domenica 12 maggio 2013

Van Ghogh Museum = sagra della porchetta

Dopo quaranta minuti di fila, mentre pensi:
- Ne vale la pena, dai, stai aspettando per visitare il "Van Ghogh Museum".-
 Appena superato l'ingresso, ti rendi conto di essere alla sagra della porchetta:
cocktail bar in bella vista, musica "a palla" e il delirio di gente.
Ok, non diperiamo e iniziamo il percorso della mostra.
L'esposizione si sviluppa su tre/quattro piani, non ne sono piu` sicura perche` tutto quel marasma mi ha confuso. Il percorso espositivo e` suddiviso seguendo le fasi pittoriche dell'artista, con validi collegamenti a pittori dell'epoca che lo hanno influenzato. Molto interessanti i supporti multimediali utilizzati per arricchire e rendere piu` appetibile e comprensibile la mostra.
Adesso passiamo ai contro, che hanno scatenato la mia polemica:
malposizionamento delle luci, con annessi riflessi sui quadri sia con vetro che senza, una cosa che mi ha sempre urtato i nervi ogni volta che ho visitato mostre al "Complesso del Vittoriano" di Roma e che, siceramente, in una mostra permanente di un artista, nel suo paese e nel museo a lui dedicato, e` improponibile; cercare di  spostarsi a destra e a sinistra per ammirare un dipinto senza il riflesso del faretto e` snervante. Segue la pletora di gente accalcata davanti ogni opera che alze il braccio, all'estremita` del quale regge uno smart phone per fotografare ogni singolo pezzo,  aggiungi una coppia di giapponesi attempati che fotografa anche ogni didascalia ed avrai il quadro completo della difficolta` di fruibilita` dell'espozione. Ma la cosa che piu` mi ha infastidito e` stata la musica a tutto volume e la gente che strillava, cavolo, siamo in un museo o alla sagra della porchetta?
Per me il museo e` come un tempio nel quale entrare in punta di piedi e  parlare sottovoce per non disturbare gli altri visitatori che vogliono godere dell'arte che si respirare all'interno di qull'edificio; a quanto pare in questo luogo non e` cosi`. Delusione enorme.



   

mercoledì 8 maggio 2013

Una giornatina al parco.

Una giornatina al parco ci voleva proprio. Chiacchiere, birre e spuntini con le mie colleghe ( Fede e Martina). Tutte a Vondelpark!!! http://it.wikipedia.org/wiki/Vondelpark




Sole caldo e temperatura mite, finalmente la Primavera e` arrivata anche a Nord del mondo.
Distese al sole, in modalita` pollo sul girarrosto,  si spettegola su vita e lavoro. Il parco e` ghermito di gente, non pensavo sarebbero stati cosi` numerosi i visitatori in un giorno feriale; pensandoci bene, una giornata cosi` calda non si sa` quando ricapitera`, allora tutti al parco:
le mamme con i bambini, i vecchietti in bici, "le squinzie" al sole, ma anche ragazzi che fanno Tai Chi in versione Fonzie, con jeans e giubbotto di pelle annesso, ci mancava solo la moto parcheggiata vicino sulla quale fare streaching; concedetemi un:
AH RIDICOLOOO!!!
La cosa piu` dura, tre birre e un bicchiere di vino dopo, e` stata andare a lavorare; pensando che fosse lunedi` e che si prospettasse una serata tranquilla, posso dire a posteriori:
Ma de che!
Cazzarola statevene a casa di lunedi` sera, non ci si crede, abbiamo avuto il pieno. Stanche di sole incominciamo a trasformarci in cameriere volanti. A fine serata ero come un disperso nel deserto, avevo allucinazioni a forma di letto. Fiu!!!finalmente e` finita. Letto e domani giorno free.
Oggi si ricomincia. E` un mondo difficile! Prendiamola a ridere, che e` meglio.

lunedì 22 aprile 2013

Dalla padella alla brace? Ancora non si sa`.

Ma dove sono finiti gli italiani che possedevano i ristoranti made in Italy ad Amsterdam?
Hanno dato tutto in gestione? In centro i cosidetti ristoranti che propinano una pseudo cucina italica ai poveri turisti, ora sono di proprieta` di turchi ed egiziani, ma dico io, apriti un ristorante di cucina tipica della tua nazionalita` e smettila di rifilare alla gente le porcherie che cucini. Non si possono mangiare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Come avete ben capito, questo e` uno dei posti dove sono finita a lavorare, perche` ovviamente vogliono cameriere italiane per fare scena. Se fossero solo questi i problemi.
Togliendo che non sanno neanche cosa sia l'etica del lavoro e fidelizzare il cliente, vogliamo parlare della paga? Non piu` di 7 euro l'ora, se ti dice bene, ovviamente in nero o con contratti improponibili. Per fortuna, essendo una zona turistica, entra qualche extra con le mance, altrimenti mi sarei trovata proprio nella pupu`.
ATTENZIONE:
diffidate dai ristoranti che espongono il tricolore italiano sull'insegna e che posizionano "acchiappini" all'ingresso.
E` il mio terzo giorno in questo posto, speriamo bene, di meglio non si trova, credetemi ho provato a cercare di tutto su internet, alla fine questa e` stata l'unica soluzione, per il momento.
Il futuro e` incerto, ma "TIRIAMO A CAMPA`".

P.s.: e sta sera mangio una bella carbonara preparata dal mio amore. Alla faccia loro.